lSimenon Georges - 1931 - Maigret e l'osteria dei due soldi by Simenon Georges

autore:Simenon Georges [Simenon Georges]
La lingua: ita
Format: epub, mobi
Tags: Giallo
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00

CAPITOLO SETTIMO: IL RIGATTIERE

In James stava avvenendo una strana trasformazione, che risvegliò l'interesse di Maigret. Via via che beveva, il suo sguardo, anziché offuscarsi ð come accade alla maggior parte della gente ð, diventava più intenso, penetrante, di un acume e di una perspicacia stupefacenti.

La sua mano lasciava il bicchiere soltanto per tornare a riempirlo. La voce era stanca, esitante, poco convinta. Non guardava nessuno in particolare. Sembrava sprofondare in quell'atmosfera come per cercarvi rifugio.

In fondo al locale, gli uomini giocavano a carte scambiandosi poche parole. Il piano metallico del bancone mandava riflessi cupi.

E cupo era anche James, che sospirava:

"Certo che è pazzesco... Un uomo come lei, forte, intelligente... E poi tanti altri!... Agenti in uniforme...

Giudici... Un sacco di persone... Quanti ce ne saranno in ballo?... Forse cento, se si contano anche i cancellieri che copiano i verbali, le telefoniste che trasmettono gli ordini... Forse cento, a lavorare giorno e notte perché Feinstein si è preso una minuscola pallottola nella pancia...".

Fissò Maigret per un istante, e il commissario non riuscì a capire se James stesse facendo della sottile ironia o fosse sincero.

"Alla tua!... Ne vale proprio la pena, eh?... E nel frattempo quel povero cristo di Basso viene braccato...

La settimana scorsa era ricco... Aveva una bella azienda, un'auto, una moglie ed un figlio... Ora non può neanche mettere il naso fuori dal suo nascondiglio...".

E James alzò le spalle. La sua voce era strascicata, adesso. Si guardava attorno con un'aria di stanchezza o di disgusto.

"In fondo qual è la causa di tutto?... Una donna come Madò, affamata di uomini... Basso si lascia intrappolare... Difficile resistere a simili occasioni, eh?... E" una bella ragazza... Sensuale... Ti convinci che in fin dei conti non è poi così grave... Le dai appuntamento e ogni tanto vai a passare con lei un'ora o due in un albergo...".

James buttò giù una sorsata di acquavite e sputò per terra.

"Che idiozia!... Risultato: un morto e tutta una famiglia che va in malora!... E l'intera società che mette in moto i suoi ingranaggi!... La storia finisce sui giornali...".

La cosa più strana era che ne parlava senza foga.

Pronunciava le parole lentamente, e il suo sguardo vagava qua e là senza soffermarsi su alcun oggetto in particolare.

"Un altro atout!" esclamò trionfalmente alle sue spalle il padrone del locale.

"E Feinstein che ha passato tutta la vita a correre dietro ai soldi, cercando di far fronte alle scadenze!...

Non ha mai fatto altro!... Con l'incubo costante delle tratte e delle cambiali... Al punto di doversi rivolgere agli amanti di sua moglie con un'insistenza equivoca... Bel risultato, adesso che è morto!...".

"Adesso che l'hanno ucciso!" lo corresse Maigret con aria distratta.

"Perché? Si può forse stabilire chi dei due ha ucciso l'altro?".

Attorno a loro l'atmosfera si faceva ancora più cupa. Le parole di James e il suo viso paonazzo vi aggiungevano una nota di vago languore.

"Che idiozia! Io so benissimo come sono andate le cose! Feinstein aveva bisogno di soldi e fin dalla sera prima faceva la posta a Basso aspettando il momento propizio... Persino durante la festa per il finto matrimonio, quand'era travestito da vecchia, pensava alle sue cambiali!.

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